sabato 5 marzo 2011

Marzo pazzerello

Mese impegnativo, Marzo. Si comincia a preparare la stagione estiva, e questo significa solo una cosa: prove, prove, prove. A differenza degli scorsi anni, ho deciso che, stavolta, non starò a guardare gli altri suonare. Ho sempre messo in cima alla lista musicale il divertimento, evitando di essere coinvolto in progetti da piazza dove, nel 99% dei casi, si è costretti a preparare un repertorio sgradevole, solo perché così ordinano le agenzie: sarà anche per questo che, alle feste paesane, il pubblico è composto in maggioranza da nonni. Dopo l'esperienza negativa dello scorso anno, quando mi straziai con un progetto che era morto ancor prima di iniziare, con tanto di manager fasullo che ci lasciò tutti col cerino in mano, mi sono dato da fare, cercando di bilanciare le esigenze economiche (suonare a questi livelli non fa diventare ricchi, ma sono comunque soldini) con quelle ludiche, nel senso di evitare fracassamenti di palle, per intenderci. Ne è venuta fuori una situazione complessa, da "tutti i nodi vengono al pettine" , il quale pettine, nella fattispecie, sarebbe Marzo.


Mi aspetta un mese incasinato, e, a farne le spese, sarà ancora una volta l'università, che sto colpevolmente lasciando indietro. Il fatto è che non voglio rinunciare a niente, ma, dato che le ore giornaliere sono sempre 24, da qualche parte bisogna pur tirare via del tempo. Purtroppo la vita da universitario (regolare) non ammette tante distrazioni. Lo vedo dai miei colleghi più in gamba: non hanno un interesse, un'attività, un passatempo che sia uno al di fuori dello studio. No grazie, non fa per me. Preferisco impiegarci degli anni in più ma vivere attivamente, piuttosto che diventare un topo da biblioteca che non fa altro che parlare di esami. L'importante è non finire così!

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