Questa volta è condensata in 2:09 minuti:
Questo è quello che dicono del cosiddetto "caso Ruby" i principali quotidiani esteri:
http://www.polisblog.it/post/9442/rassegna-stampa-estera-berlusconi-ruby-e-litalia-nel-bunga-bunga
L'altro giovedì mi è capitato di vedere la Santanché ospite ad Annozero: una delle peculiarità di queste persone è che riescono a far diventare violenta anche la gente normale, tant'è che, ogni volta che apriva la bocca per strillare, interrompere e ocheggiare, mi prendeva un'irrefrenabile voglia di prenderle il muso a bastonate. Davvero non capisco come gli altri in studio riescano a sopportare la sua presenza, tanto più che, anziché dire cose intelligenti, basa i suoi interventi esclusivamente sul fatto che la trasmissione sia faziosa e diffamante (falso, ma vogliamo parlare anche della nota imparzialità del TG1, del TG4, del TG5, di Studio Aperto, di Porta a Porta?) e sulla proposta/invito (ancora non si è capito bene cosa sia) di non pagare più il canone per finanziare programmi come quello, noto covo di rossi bolscevichi. Altro non dice, anche perché ci sarebbe poco da aggiungere: la campagna pro Silvio è stata lanciata in pompa magna da tutti i media amici (che poi sono la maggior parte) , con tanto di intervista di Alfonso Signorini a Ruby, che ha parlato della sua infanzia difficile e di come Berlusconi sia un gran benefattore, che ama elargire soldi a destra e a manca a belle ragazze (oh, mai che li avesse dati a qualche racchia ugualmente bisognosa) , perché dotato di buon cuore, a differenza di quegli insensibiloni ed invidiosi detrattori che non fanno altro che criticarlo.
Ora il Cavaliere, se venissero riscontrati reati, rischia fino a 3 anni per prostituzione minorile e fino a 12 anni per concussione (la telefonata in Questura dove, secondo l'accusa, ha fatto pressioni per far rilasciare Ruby, inventando che fosse la nipote di Mubarak) . C'è già chi paragona il suo caso a quello di Craxi, da politico potente (e amico di Silvio) a caduto in rovina perché disonesto. E si capisce anche perché oggi si faccia a gara per riqualificarlo: santificare i morti per legittimare i vivi.