giovedì 14 novembre 2013

Sonic theme

... e poi cerchi su youtube il tema di Sonic, mitico videogame degli anni '90, e ti ritrovi lui:





Genio! Nel suo canale ce ne sono tanti altri, tipo questi:
Final Fantasy VII
Mega Man 2
Streets of Rage 2

domenica 3 novembre 2013

Laurea time

No, non la mia (non ancora) .
Recentemente sono stato impegnato a preparare un saggio di laurea (pianoforte jazz) con un amico pianista, che ho accompagnato, suonando tastiere e synth, di fronte alla commissione del Conservatorio. Questo è un estratto del concerto, il brano si intitola Looking Up ed è di Michel Petrucciani.


giovedì 19 settembre 2013

The Endless Enigma

Coverizzare un capolavoro è impresa ardua, specie se targato Emerson Lake & Palmer. Il rischio è quello di snaturare il brano, con rivisitazioni di dubbio gusto (penso a Jordan Rudess con la sua Tarkus) , oppure di riprodurlo troppo fedelmente, col risultato che la copia non sarà mai bella come l'originale.

Questa cover dei Mastermind mi ha piacevolmente sorpreso: riesce ad essere fedele all'originale e, allo stesso tempo, dotata di carattere. Il tutto è impreziosito da una bella voce femminile. Enjoy!



mercoledì 4 settembre 2013

September

















September, andiamo. E' tempo di migrare. Un mix tra D'Annunzio e gli Earth Wind & Fire per inaugurare il nono mese dell'anno,    il meno amato dagli studenti e quindi anche da me, che sto per diventare un super-veterano universitario.
La stagione musicale volge al termine: quest'anno è stata veramente impegnativa, tra repertori da preparare, trasferte da affrontare e... discussioni da intavolare. Da una semplice frase, innocua nei contenuti, è scaturito un duro botta e risposta che mi ha visto protagonista e che ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che dentro i leoni talvolta si nascondono dei conigli (per evitare facili rime baciate) .


Dopo il recente acquisto della M3, trovata ad un prezzo stracciato e subito accaparrata (con buona pace della Triton, che dopo 12 anni si gode la meritata pensione) , il prossimo passo sarà dotarsi di un buon sistema in-ear, per non dover più dipendere dai fonici (alcuni dei quali sono braccia levate all'agricoltura) e preservare l'udito, bene quantomai prezioso per un "musicante" .
Se tutto andrà bene, me la sbrigherò entro fine mese. Seguiranno aggiornamenti ;-)

mercoledì 12 giugno 2013

La mia banca è differente













Leggo e condivido un articolo di Eduardo Di Blasi sulle banche (nel suo caso, su una in particolare) e le loro magagne economico/burocratiche:


La mia banca è differente. Ad esempio: cinque anni fa mi ha fornito un mutuo “prima casa” (quello che prevede la residenza dell’acquirente), e adesso afferma di non sapere dove io abiti. La mia banca è differente perché, pur non sapendo dove io risieda, per quattro anni – come per magia – mi ha mandato la corrispondenza nella casa dove NON sapeva che io abitassi.
 
La mia banca è differente perché dopo aver mandato tutta quella posta per anni a intasarmi la buca delle lettere, mi ha mandato l’unica comunicazione importante, quella in cui c’era scritto che potevo optare tra un tasso variabile e uno fisso per me assai vantaggioso, a un indirizzo a caso.
 
La mia banca è differente perché quando sono andato a spiegare le mie ragioni, mi hanno detto che dovevo compilare un modulo in cui chiedevo alla banca il cambio di residenza. La mia banca è differente perché una volta chiarito che con quel foglio sarei andato da un bravo avvocato, mi è stato strappato dalla direttrice di filiale davanti agli occhi.
 
La mia banca è differente perché una volta spiegatole che da quattro anni mi mandava la posta all’indirizzo di casa, ha detto: “Lo dice lei. Deve dimostrarlo”. La mia banca è differente perché una volta ritornato in filiale con alcune delle missive ricevute negli anni ha detto “ah, vabbè” senza aggiungere altro.
 
La mia banca è differente perché quando le ho chiesto di calcolare il tasso fisso che doveva applicare al mio mutuo, ha sparato una cifra a cazzo “altissima” dicendo che non mi conveniva. La mia banca è differente perché quando gli è stato chiarito che il mio mutuo prevedeva un tasso già inserito nel contratto sottoscritto tra noi mi ha risposto candidamente: “Ma noi non lo abbiamo il suo mutuo”.
 
La mia banca è differente perché, persa un’altra mezza giornata di lavoro per portargli il contratto di mutuo, mi ha detto: “Dobbiamo farlo studiare a Siena”. La mia banca è differente perché, persa un’altra mezza giornata di lavoro, mi ha detto che Siena aveva sancito che i termini per optare su un tasso fisso “erano scaduti il 10 aprile” e che loro avrebbero provato a “fare qualcosa”.
 
La mia banca è differente perché una volta letto il mutuo, si comprendeva che quella data non implicasse assolutamente nulla. Letto il mutuo con me la direttrice di banca ha convenuto.
 
La mia banca è differente perché “per l’opzione deve mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno, c’è un modulo”. E il modulo però “non ce l’abbiamo, ma lei è giornalista, saprà cosa scriverci”. La mia banca è differente perché mandata la raccomandata con ricevuta di ritorno, mi ha confermato giorni dopo che quella era arrivata. La mia banca è differente perché pochi giorni oltre mi ha detto “non c’è nessuna raccomandata”.
 
La mia banca è differente perché dopo quattro settimane in cui la responsabilità rimpallava tra Roma e Siena, ha deciso di prendersi dal mio conto corrente 765,44 euro al titolo “rata mutuo a tasso variabile”.
La mia banca è differente perché una volta richiesto il motivo del prelievo mi ha finalmente rassicurato: “A Siena hanno accettato la sua richiesta, le restituiremo subito quanto le abbiamo erroneamente prelevato”.
 
La mia banca è differente perché a distanza di una settimana non solo non mi ha restituito una cifra che forse poteva essermi utile tenere, ma dice che lo farà solo quando a Siena avranno calcolato l’entità della rata del mio mutuo. Ora si tratta di fare tre addizioni, un paio di divisioni e un altro paio di moltiplicazioni, ma pare operazione infinitamente complessa. Frattanto mi spiega la sempre cortese impiegata “ci hanno detto di non toccare niente”.
 
La mia banca è Mps. Ancora mi chiedo, con questa organizzazione teutonica, come abbiano fatto a farsi fregare centinaia di milioni di euro.

domenica 21 aprile 2013

Gerontocrazia

















Non scrivo da un po', combattuto tra i tanti impegni e la pigrizia congenita. Molte cose sono successe in questi mesi, ma mai mi sarei aspettato di dover aggiornare/rimuovere il papabanner. Diavolo di un Ratzinger.

A parte questo, all'indomani dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, non posso che applaudire alla scelta operata dal Parlamento, che, in un momento così difficile della storia del nostro Paese, mostra unità d'intenti, lungimiranza e senso civico . Spiego subito perché:

  1. In completa coerenza con quanto ha sempre sostenuto (smacchieremo il giaguaro, ecc. ecc.) , il PD stringe un accordo con il PDL per la candidatura di Franco Marini. Questo provoca una frattura all'interno del PD stesso, che altro non rappresenta se non la fine di Bersani e della sua leadership, che sta a lui come la castità sta a Rocco Siffredi (peraltro votato da qualche buontempone. Ma si: allegria! Tanto è tutto un gioco) .
  2. Dopo il primo fallimento e l'orripilante idea di proporre "Max the fox" D'Alema come alternativa condivisa, la scelta vira su Romano Prodi, che, intervistato qualche giorno prima, affermava di essere ormai fuori dai giochi della politica. Infatti i suoi lo fanno fuori stricto sensu, tanto per trasferire sul piano concreto le sue dichiarazioni. 
  3. A questo punto rimarrebbe Stefano Rodotà, uomo gradito ai Grillini, che promettono di votare la fiducia ad un governo PD, qualora si converga sulla figura dell'ex Garante della privacy. Rodotà è uomo di sinistra, persona autorevole, giurista di caratura internazionale, figura che dovrebbe incontrare un consenso bipartisan, per altro incentivato dalla proposta del voto di fiducia. Sembrerebbe la scelta più logica: invece cosa combinano PD e PDL? Vanno in processione al Quirinale. Obiettivo? Napolitano.
  4. Ed è così che, per il bene del Paese ("una responsabilità a cui non mi posso sottrarre") il prossimo ottantottenne Giorgio Napolitano, Presidente uscente, in barba alla prassi costituzionale che non prevede un secondo mandato, accetta il reincarico per altri sette anni, ovvero fino a quando ne avrà novantacinque. Un giovinetto, sostenuto da chi fino all'altro ieri gli dava del comunista, dell'uomo di parte, del nonno da salotto. Ma è tutto passato, in nome dell'Italia e degli italiani. E dei partiti.

Articolo 87, comma I, della Costituzione della Repubblica italiana:
Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale.

Siamo rappresentati da un ottantottenne con un piede nella fossa. Come cantavano gli Area: Gerontocrazia.